domenica 21 febbraio 2016

Moody Moody Drop: Ancora in lacrime per Pandora Hearts

Rompo il silenzio dopo tanti mesi di tesi (sì, tesi. Ce l'ho fatta. Sono fuori. Liberté!) solo per piangermi addosso riguardo a qualcosa che ho finito di leggere almeno 4 mesi fa: Pandora Hearts.



Io ho ancora il magone, vi giuro.
Il finale della serie è perfetto, assolutamente perfetto, e non è una tragedia alla stregua di altri finali a cui ho assistito (per fare un esempio tenendomi sempre sulle opere giapponesi: Wolf's rain.) ma mi ha spezzato il cuore. Tantissimo. Un tumulto di tristezza, malinconia e contentezza insostenibile.
Quel maledetto finale è bellissimo.
Quel maledetto manga è bellissimo.
Quel maledetto  Gilbert è bellissimo.
E anche le tre frasi qua sopra sono bellissime. Guardate che carine, le o finali formano una scaletta!
Una scaletta che porta dritta alla sofferenza profonda. E' la scala verso l'Inferno, ma bellissima e che si fa amare sempre più mentre la scendi.
Non ho altro da dire, mi prende ancora bene e male ripensarci.
Concluderò questo breve delirio con una carrellata di immagini di Gilbert Nightray (con un po' di Vincent Nightray nel mezzo) giusto per sollevarmi il morale.




























Questa la chiamo "Gran Finale"




lunedì 26 ottobre 2015

Good Moody Drop 3: Rokka no Surprise

Ci sono quelle cose che ti vengono suggerite come un passatempo leggero e a cui t'interessi senza pretese, e poi ti lasciano un'impressione migliore di quanto ti aspettassi, o peggio, ti prendono.
Questo è quel che mi è successo con Rokka no Yuusha. E, visto che non ho abbastanza stimolo per lamentarmi, voglio almeno lodare qualcosa che mi è piaciuto, evitando in ogni modo possibile di lasciarmi scappare qualche spoiler.

Just this once: NO spoiler!

Gli Eroi dei 6 Fiori: Mora, Chamot, Goldov, Nashetania, Adlet, Flamie, Hans.
Sì, Nashetania è vestita da coniglietta.
Sì, ha turbato anche me.
Parecchio.

Tratto (e ben adattato) da una Light Novel, l'anime parte in sordina come la più banale delle trame a tema fantasy: un demone malvagio che si risveglia periodicamente per distruggere il mondo, degli eroi scelti ogni volta dalla dea del Fato (anche nota come Santa del Fiore) per sigillarlo di nuovo prima che accada la catastrofe. La storia si accompagna subito a degli elementi ipnotici che catturano l'attenzione: l'inusuale ambientazione a tema azteco, i primi combattimenti, le tette di Flamie e Nashetania e i capelli di Adlet.

Gli ipnotici capelli di Adlet: la versione davvero figa del ciuffo di Mirko dei Bee Hive (cit.)

Battute a parte, se la trama di RnY si presenta come abbastanza semplice e i suoi personaggi come un bel mix dei classici stereotipi, lo sviluppo della storia rivela quella scintilla di originalità che rende il tutto più gradevole e divertente da guardare, ed assicura anche qualche bel colpo di scena ed un finale inaspettato. Ma veramente inaspettato.
Procedendo nella lettura della Light Novel (visto che non c'è ancora un annuncio ufficiale della 2° serie dell'anime - maledettigiapponesinonosatetroncareanchequesto! ) ho potuto constatare come questa particolarità sia ben mantenuta, e non solo: ho colto una vena di furbizia insita nell'opera stessa, che non si limita a sfruttare in modo diverso degli elementi assolutamente banali, ma ne utilizza alcuni per creare lo stesso elemento sorpresa. Più la storia andrà avanti, più certe situazioni da subito accettate senza porsi troppe domande - dato il fatto che ci si trova davanti a "l'ennesimo fantasy con roba fantasy e personaggi da fantasy" - verranno messe in dubbio e appariranno per quello che sono: strane, talmente strane da puzzare di losco. Il mistero e gli enigmi, infatti, sono una delle caratteristiche preponderanti in RnY: ogni volume della Light Novel ne presenta almeno uno da risolvere, oltre a quello portante che regge l'intera "saga" e minaccia costantemente i protagonisti. Inoltre, ogni volume si concentra su uno dei protagonisti, approfondendone la figura in modi non sempre scontanti e prevedibile, in perfetta armonia col resto dell'opera.
E' per tutti questi motivi che ho molto apprezzato RnY: non è solo botte e diavoli massacrati, non è solo sentimenti, non è solo il solito fantasy stereotipato, non è solo l'epica avventura di 6 eroi come tanti che devono salvare il mondo, è anche un racconto intelligente, che sa ben giocarsi delle carte trite e ritrite; e non è cosa da tutti.

E se vi state chiedendo perché ho scritto 6 eroi, quando nell'immagine ci sono ben 7 personaggi, la risposta è semplice e ve la da River Song:



Menzione d'onore finale:
La trasformazione di Hans Humpty!
Come lo presentano

Com'è realmente
Mi spiace per i capelli di Adlet, ma il vero gnocco dell'anime è lui.




venerdì 23 ottobre 2015

Bad Moody Drop 9: Nothing to complain

Mi lamento di non aver nulla di cui lamentarmi.
In realtà ce ne sarebbero di cose, eh, ce ne sono sempre... ma nessuna così fastidiosa da meritarsi qualche riga scritta; o meglio: nessuna così fastidiosa da smuovermi dalla mia pigrizia.
Viva la sincerità!
Ultimamente, anche tutto quel che ho visto o letto mi è piaciuto, e non ho avuto la testa nemmeno di perdermi in commenti estatici.

E niente, sono indolente.
Devo ritrovare e ravvivare la mia vena lamentosa e polemica, o finirò con l'annoiarmi.


PS: Questo blog ha un anno. Happy Birthday, Happy Birthday!

giovedì 30 aprile 2015

Bad Moody Drop 8: I hate Sansa Stark's haters!

Questa ragazza qui adora Sansa Stark.

- Ma... Ma Sansa è stupida! -
- Ma Sansa si lagna e non fa nulla! -
- MA SANSA HA UCCISO NED!!!! -
- Ma Sansa non ha un carattere! -
- Ma Arya se la magna a colazione! -
- Ma Arya al posto suo salvava il mondo! -
- TRATTAVA MALE TYRION INVECE DI BACIARGLI I PIEDI!!! -

E questo elenco qua sopra è più o meno quello leggo in giro su Sansa, ogni giorno.
Che io posso capirlo che un personaggio non vada a genio, eh, specie se si guarda solo la serie. Voglio dire, a guardare solo la serie Sansa risulta oggettivamente statica, e per intuire qualcosa servirebbe una buona dose di attenzione (molto buona); ma col casino di personaggi e storie, in quanti l'avranno trovata?
Poi, però, ci sono quelli che i libri li hanno letti.
Li hanno letti. E hanno letto i POV di Sansa. E hanno, perciò, letto cosa pensa, come pensa, e cosa ha imparato. E tutto questo ben sapendo che Sansa, all'inizio, ha solo 11 anni, ed è un undicenne vera, credibilissima, una cretina come tante a quell'età. Chiunque può conoscere decine e decine di Sansa Stark, tant'è reale come psicologia. E questo dovrebbe farla capire un po' di più, no? Magari instillare anche un po' di compassione, visto che probabilmente anche la lettrice/il lettore era una Sansa Stark ad 11 anni. E proprio per questo la sua evoluzione dovrebbe essere ancora più lampante, no?
Ce l'avranno un minimo di empatia, questi lettori; o almeno la capacità di seguire un testo scritto che non parli solo di azione ignorante, ma punti più su risvolti psicologici e intrighi.
Oppure no.
Forse non ce l'hanno. O magari il tutto è troppo sottile...
Insomma, per capire un personaggio o intuire un intrigo ci vuole un minimo di impegno oltre la semplice lettura; perciò il cambiamento di Sansa potrebbe non essere facile da cogliere. Voglio dire, è solo passata dallo stato di bimbaminkia a quello di apprendista manipolatrice malvagia attraversando la morte di tutta la sua famiglia e i peggiori intrighi della nazione, alla gente può pure sfuggire la differenza.
Se è stupida.

Ma come si fa, dico io!
Come si fa a non comprendere? Come? Come si fa a non fare 2+2? A non capire non solo il personaggio, ma pure la situazione che lo circonda?
Commenti come: "Arya al posto di Sansa si sarebbe fatta valere", non stanno in nessun regno dominato dal buonsenso!
In un pessimo fantasy, di quelli scritti da cretini per altri cretini, sarebbe sicuramente andata così, ma non qui, non nelle Cronache. Arya a corte, in mezzo a Lannister e intrighi, cosa avrebbe fatto? Forse avrebbe provato ad attaccare Joffrey o Cersei con una forchetta durante la cena, e poi sarebbe stata imprigionata fino al momento in cui non sarebbe finita coi Bolton.
E sì, Sansa nella stessa situazione di Arya sarebbe morta o finita a fare la prostituta, ma la cosa non dovrebbe dimostrare che Arya è per forza migliore, caso mai che entrambe sarebbero finite male se fossero capitate al posto dell'altra.
A Sansa è toccato il mondo dell'intrigo, un mondo dove la figlia undici/dodicenne di un traditore messo a morte, nonché sorella di un ribelle tenuta in perenne ostaggio, non ha alcun potere.
Undici/dodicenne
Figlia di un traditore
In ostaggio
A me sembra una situazione abbastanza chiara. Mi pare evidente che non ci siano alleati, non ci siano aiuti, che si sia circondati solo da nemici e che questi nemici hanno spie, guardie armate, alleanze e sottoposti dai quali non ci si può difendere se si è poco più che bambini. Mi pare naturale che tutto quel che si possa fare per sopravvivere, in questo caso, sia tenere un profilo basso, piegarsi, imparare a mentire, a tenere un'apparenza cortese e, intanto, studiare quel che si ha intorno. Mi pare ovvio. Mi pare semplice. Mi pare logico.

Come mi pare logico che Ned sia morto perché "qualcuno" ha messo in testa a Joffrey che era figo farlo fuori. Ma prima ancora, è finito arrestato perché si è fidato delle persone sbagliate e ha pure parlato con Cersei. Sansa ha rivelato alla regina che Ned voleva farla tornare a nord, ma un'undicenne innamorata che si sente dire che dovrà salutare per sempre il suo principe è naturale che cerchi aiuto contro il papà cattivo (che nel frattempo s'affossa da solo...).

E mi pare anche logico che una ragazzina non salti di gioia all'idea di sposare un nano deforme (il Tyrion del libro è deforme) membro della famiglia che ha distrutto la sua. Un nano gentile, come lo erano Cersei e Joffrey all'inizio, che sposando lei espande il governo dei Lannister su tutto il nord. A me sembra una situazione umiliante e pesante da sopportare, ma forse dovrei solo indignarmi come gli altri. Voglio dire, Sansa l'avrà pure letto il POV di Tyrion, no? Lo saprà che può fidarsi di lui, no?

Quel che non mi pare logico è come ogni cavolata che Sansa ha compiuto nel primo libro venga sempre tirata fuori come esempio di comprovata stupidità e inutilità, ma nessuno citi mai la volta che Arya aveva la possibilità di far morire 3 persone solo pronunciandone il nome, e ha pensato troppo tardi che poteva nominare Tywin e La Montagna, che erano pure sotto il suo stesso tetto.
Ma questo è un errore da nulla, in confronto a quello di Sansa.
Voglio dire, poteva mettere fine alla guerra, evitare le Nozze Rosse e consegnare al Nord la chiave per l'indipendenza, Robb sarebbe vivo e con un erede e avrebbe avuto modo di riconquistare Winterfell e contrattare la libertà di Sansa.
Però no, Arya è figa. Arya ha la spada.
So' sottigliezze.

sabato 14 marzo 2015

Good Moody Drop 2: The Skyrim behind Skyrim - visioni alternative della trama di The Elder Scrolls V

Io lo so di arrivare con un ritardo cosmico a parlare di videogioco che è uscito da quasi 4 anni, ma ci sono validi motivi per questo ritardo. Uno su tutti: avevo paura che, se avessi avuto Skyrim, mi ci sarei persa dentro come se mi avessero abbandonata senza bussola nella giungla, finendo col sembrare drogata con un effetto "Penny che scopre WOW" - e io non sono solita allegare immagini, ma stavolta è doveroso.

Penny dopo la sua ultima sessione a WOW

Devo dire che non mi sono ridotta al suo livello (non ho smesso di lavarmi) ma, in compenso, ho dialogato parecchio con lo schermo. E da questi dialoghi ho tirato fuori la mia personale versione dei fatti.

Questo è il mio blog, il mio misconosciuto angolino degli sfoghi, e stavolta mi voglio divertire a scrivere il mio commento, anche se eventuali - eventualissimi - lettori non ci capiranno una beneamata fava. Fregacazzi! (cit.)

Skyrim - Tamriel, anno 201 della 4° Era.

201 anni dopo Oblivion. 207 dopo Morrowind.
E non è cambiato un cazzo.
Si è ancora immersi nel medioevo più medioevo, nessuno ha ancora capito un kaiser sui Dwemer, nessun mago è ancora stato così intelligente da capire come creare di suo un qualche macchinario o altro Stessi libri, stessi usi e costumi, stessa tecnologia. Incoraggiante.
L'Impero è in crisi nera e gli Altmer si sono adattati alla faccia da stronzi che hanno da sempre, dandole un senso concreto. Sempre meglio.
Poi col tempo scopri pure che Vvardenfell è esplosa e Morrowind è devastata. Tipo che tutto il casino che hai passato in The Elder Scrolls III è durato per 11 anni e poi la catastrofe. E lì ti senti l'amarezza che sale assieme alla bile.
Ma questo ancora non lo sai, non ti passa minimamente in testa che ti abbiano sputtanato il sudore versato un paio di giochi prima e ti godi i momenti da carcerato sul carro che ti porta al tuo esordio come di-nuovo-grande-eroe. 
Personalmente mi chiedo se il fato a Tamriel non abbia una certa predilezione per i galeotti - il che va anche bene, è un bel messaggio: "tutti meritano una seconda chance, magari salvano il mondo", o una cosa del genere, siamo positivi - però dopo l'ultimo inizio in prigione potevano variare.

Comunque, quella scorrazzata coi carcerati ti serve.
Fai in tempo a conoscere Ulfric, il Capo dei Ribelli, che così su due piedi ti fa simpatia perché, si sa, "i ribelli" sembrano sempre i fighi della storia, ti viene spontaneo pensare che siano gli eroi, specie quando poi ti trovi davanti la versione corazzata della signorina Rottenmeier che ti manda al patibolo per sport. Insomma, sono momenti in cui dai ai ribelli in questione tutte le ragioni del mondo.
Tu finisci sul ceppo quando, per fortuna, arriva un Drago a devastare la città e bruciare, dilaniare, uccidere violentemente tutti senza distinzioni, salvandoti la vita. Che culo.
Ed è allora che inizia la vera avventura.

Subito si capisce che ci si trova nella versione credibile di Vikings, la serie tv che ha palesemente preso più spunto da Skyrim che dai vichinghi veri. E ha preso spunto pure male. Perché in Viking non ci sono maghi e mostri a dare un senso ai costumi da fantasy.
L'ambiente vichingo distrae, si finisce quasi subito Edor... cioé, a Whiterun e ci si culla nell'illusione di trovarsi in una landa puramente inventata e fantastica, quando invece siamo nel posto più familiare del mondo, nonostante il radicale cambio di look.
In Padania.
Perché Ulfric non è il capo dei ribelli, ma il capo della Lega Nord.
"Skyrim ai Nord, fuori gli immigrati, ghettizziamo gli elfi scuri, gli argoniani puzzano e portano le malattie, i khajiit sono tutti ladri zozzi che ci rubano il lavoro, gli Altmer sono pezzi di merda e ci controllano come la Merkel, Città Imperiale ladrona, i terroni del Cyrodill soffocano la cultura dei nostri antenati e ci succhiano le ricchezze."
E' la Lega! Sono loro! Ulfric è un mix tra Bossi e Salvini, e tra gli jarl fedeli a lui ce n'è uno con la faccia da trota. Coincidenze? Io non credo.

L'altro schieramento è quello Imperiale, anche identificabile come Roma Ladrona visto lo storico stile che da sempre caratterizza i nativi del Cyrodill - e dubito che anche questo sia un caso. Sarebbe la parte in cui milita la Rottenmeier/Rottenshieldmaiden, quella che ci voleva morti, ma una volta scoperto che se la deve vedere coi Leghisti ogni santo giorno mi sento improvvisamente comprensiva nei suoi confronti. 
In verità non è proprio il suo schieramento, a fare il capo c'è un uomo che è l'incrocio tra Giulio Cesare e il giudice Frollo della Disney, un pelino troppo somigliante a Stannis Baratheon, specie nella simpatia e nell'apertura al dialogo.
Frollo Iulius Stannis (FIS), con la faccia che pare quella di Badoglio. VS Young Bossi.

Non è che ti venga molta voglia di scegliere uno dei due. Buttarli entrambi da un dirupo parrebbe la soluzione migliore, ma non si può.
E allora si scappa da questo conflitto, che è sempre la solita vecchia solfa tra nord e sud che conosciamo pure troppo bene, e si inizia ad esplorare, a scoprire la regione, a vedere che è veramente il nord Italia e che il team Bethesda deve essersi fatta una vacanza da quelle parti e aver vichinghizzato tutto per nascondere le tracce.
Windhelm, sede dei Leghisti, pare Bergamo Alta. Winterhold è Cortina dopo il passaggio della guardia di Finanza e Morthal forse è Porto Tolle, oppure Mestre.
Padania. Padania. Padania.
E com'è che a Solitude le proprietarie del negozio di abiti sono due palesi milanesi imbruttite fan di Enzo Miccio? Oltretutto il Palazzo Blu ricorda Piazza Loggia a Brescia.

Tutto è familiare, troppo familiare, e non bastano città come Edoras - cioè, Whiterun - o scavate nella roccia come Markhart a farti sentire meno in Padania.
Ci hanno provato a depistare tutti con Riften, un inquietante incrocio tra Venezia, Napoli e la Russia dei muri coi tronchi, ma ormai tutto è chiaro.

[continua]

giovedì 5 marzo 2015

Bad Moody Drop 7: 2 Parti is like 2 Palle

Uno dei punti sulla mia Lista del Libero Sclero è la trilogia degli Hunger Games.
Ho visto i primi 2 film e saputo parecchi particolari dei libri.
Ne ho abbastanza per farmi implodere il cervello a forza di "error: file not found", dove il file è la logica.
Ma non è di questo che voglio scrivere ora, perché vorrei farlo solo dopo visto l'ultimo film. Che è la stessa cosa che ho detto al mio ragazzo, quando mi ha scritto che Mockingjay è una tale cagata da non essere riuscito a finirlo. Gli ho detto che volevo comunque trovare la forza di guardarlo (in streaming) per avere un quadro su tutta la trilogia.
E lui: "Guarda che c'è un altro film, lo hanno spezzato in 2 parti."

Giuro che non sapevo che fosse in 2 parti.
Lo giuro.
Sarò ingenua, ma pensavo si fossero tenuti onesti, stavolta.
E invece no.
E invece pure loro.

Lo hanno fatto con Harry Potter, e quindi adesso fa figo spezzare l'ultima parte in 2, anche a costo di annacquare trame - magari già insulse e banali in partenza.
8 film di Harry Potter
5 di Twilight
3 su lo Hobbit (ne bastavano benissimo 2, la versione Tolkien Cut lo ha dimostrato)
e 4 su Hunger Games.

E scusatemi se magari me ne sono persa qualcuno, ma magari il mio cervello ha eliminato qualche informazione. Per non farmi soffrire. A volte lo sa.

E la morale di tutto è: che due palle.
Spero che gli addetti al marketing si strozzino con lo champagne che berranno per festeggiare gli introiti.

giovedì 19 febbraio 2015

Just a Moody Drop: Pigrizia Impera.

Ho la lista delle lamentele che cresce sempre di più, ma ancora non riesco a smaltirla.
Vorrei guardare l'ultimo film di Hunger Games per lamentarmi come si deve di tutta la trilogia, ma non ho voglia. In effetti, più che un "vorrei" è un "dovrei"; un dovere strettamente connesso al mio desiderio di darmi allo sclero, ma mi manca la forza per sclerare.
Vorrei dire due paroline riguardo a certi tipi di persone, e a certi modi di porsi, ma in questi giorni quel sano sentimento di schifo indignato che anima ogni mio sfogo svanisce in fretta.
Sono troppo in apatia.

Che palle, l'apatia.

E nel frattempo accumulo anche idee...

Lo so già che tutti questi pensieri repressi esploderanno nel momento meno opportuno, quando sarò impegnata con altro che dovrebbe avere la precedenza.
Lo so.
E' così che va.

Maledetta me che mi auto-saboto.